Ecco l'Audi Avus: Prestazioni Eccezionali e Design Innovativo
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Audi Avus

L’Audi Avus quattro è un’icona dell’innovazione automobilistica, unendo la potenza e la prestazione all’avanguardia tecnologica. Presentata nel 1991 al Salone dell’automobile di Tokyo, questa concept car porta il nome del celebre circuito AVUS di Berlino, simbolo di eccellenza motoristica tedesca fino alla seconda guerra mondiale. Il suffisso “quattro” non è casuale, bensì un’omaggio al marchio registrato da Audi, affermando la presenza della trazione integrale, una caratteristica distintiva dei suoi modelli.

Il contesto in cui nasce l’Avus quattro rispecchia l’ambizione di Audi di competere alla pari con i colossi automobilistici tedeschi come Mercedes-Benz e BMW, oltre che con l’italiana Alfa Romeo. Queste case automobilistiche, inserite nella categoria premium, si contraddistinguono per offrire prestazioni elevate e comfort superiore. Audi, pur con una sua identità tecnica, fino alla prima metà degli anni novanta non era riuscita a conquistare quote di mercato significative.

Tuttavia, anziché rinunciare alla propria filosofia, Audi ha deciso di dimostrare che anche le auto ad alte prestazioni possono trarre vantaggio dalla trazione integrale. Inoltre, ha introdotto l’utilizzo di telai in alluminio anziché in acciaio, una mossa che ha permesso di ridurre significativamente il peso del veicolo.

L’Avus quattro è stata così concepita come un prototipo rivoluzionario, caratterizzato da soluzioni tecniche innovative per l’epoca. Questo modello ha rappresentato un balzo in avanti per Audi, sottolineando la sua capacità di combinare potenza, tecnologia e prestazioni in un’unica vettura.

Meccanica Audi Avus

La struttura meccanica dell’Audi Avus quattro si distingue per la sua concezione avanzata e altamente performante. Il motore, posizionato centralmente dietro l’abitacolo in una configurazione longitudinale, rappresenta una scelta strategica mirata a ottenere una distribuzione ottimale del peso. Questa disposizione consente di bilanciare le masse in modo uniforme, con circa il 50% del peso sull’asse anteriore e il restante 50% sull’asse posteriore, garantendo una stabilità e una maneggevolezza superiori, specialmente durante le curve e nelle accelerazioni laterali.

Il propulsore stesso è un’opera d’ingegneria, un motore 12 cilindri a W da 6 litri di cilindrata, caratterizzato da una disposizione a 3 bancate da 4 cilindri ciascuna. Le due bancate esterne formano un angolo di 120° tra loro, mentre la terza è posizionata al centro. Questa configurazione, pur essendo una novità per Audi, dimostra un’eccezionale ingegneria, differenziandosi dai successivi motori W12 prodotti dal gruppo Volkswagen. Il motore è gestito elettronicamente, con iniezione indiretta e distribuzione controllata da due alberi a camme in testa per bancata.

Con una potenza massima di 509 CV a 5.800 giri al minuto e una coppia motrice di 55 kgm a 4.000 giri/min, l’Avus quattro si colloca tra le sportive di prestigio del suo tempo. La trasmissione è affidata a un cambio manuale a sei rapporti, mentre la trazione integrale “quattro” assicura una distribuzione equilibrata della potenza su entrambi gli assi. Il differenziale centrale Torsen ripartisce la coppia motrice tra l’avantreno e il retrotreno, offrendo una versatilità di adattamento alle condizioni di guida.

Le sospensioni, di tipo a quadrilatero basso con barra di torsione su ogni asse, garantiscono un’ottima stabilità e controllo su strada. Inoltre, il sistema frenante con ABS è integrato con il controllo del differenziale posteriore, consentendo una gestione dinamica ed efficace della trazione e della frenata in tutte le condizioni.

In definitiva, l’Audi Avus quattro rappresenta un’epitome di innovazione tecnologica e prestazioni straordinarie, dimostrando l’impegno di Audi nel proporre soluzioni all’avanguardia nel panorama automobilistico mondiale.

Design ed aerodinamica Audi Avus

Il design e l’aerodinamica dell’Audi Avus quattro sono stati curati con attenzione per trasmettere un’estetica e una funzionalità sorprendenti. Una delle caratteristiche più distintive è la struttura del telaio, realizzata tramite un traliccio di tubi in alluminio che si estende anche alla carrozzeria, realizzata con la stessa lega. Questa innovativa soluzione, volta a trasferire l’esperienza acquisita alla produzione in serie, conferisce alla vettura un peso leggero di soli 1.250 chilogrammi e una rigidità torsionale e flessionale adeguata.

Nonostante l’approccio eccezionale, il traliccio tubolare era considerato un’architettura antiquata, utilizzata principalmente dalla Ferrari F40. Tuttavia, mentre altre vetture dell’epoca optavano per materiali compositi come la fibra di carbonio, l’Audi Avus quattro manteneva la sua identità attraverso l’alluminio lucidato della carrozzeria.

Il design esterno, curato da J Mays sotto la supervisione di Martin Smith, presenta una linea di cintura bassa che accentua i passaruota alti, richiamando le leggendarie Auto Union da corsa degli anni ’30. Il nome “Avus” stesso è un omaggio alle vittorie di queste auto sulla pista omonima.

Il frontale inclinato e l’abitacolo a forma di goccia si combinano armoniosamente con la coda slanciata, evocando lo stile dell’Auto Union Type C Streamliner. Il parabrezza, il tetto e il lunotto sono realizzati in un unico cristallo, mentre una porzione del tetto in alluminio incorpora un’entrata d’aria dinamica per il motore.

Dettagli come le prese d’aria sulle fiancate posteriori e sul cofano posteriore, insieme alle nervature aerodinamiche, evidenziano l’attenzione per la performance e il controllo della vettura ad alte velocità. I gruppi ottici, sia anteriori che posteriori, presentano un design minimalista e moderno, mentre le portiere ad apertura verticale aggiungono un tocco di esclusività al design complessivo.

In sintesi, l’Audi Avus quattro unisce un design elegante con una tecnologia all’avanguardia, incarnando l’innovazione e lo spirito sportivo dell’epoca in un’icona automobilistica senza tempo.

Interni Audi Avus

Gli interni dell’Audi Avus quattro si presentano con un design sobrio, caratterizzato da contrasti tra il grigio e il rosso. La tappezzeria in Alcantara grigia chiara riveste completamente il tunnel centrale del cambio, la plancia e il volante, oltre a parte dei pannelli interni delle portiere, mentre il pavimento è rivestito in Alcantara rossa.

I sedili, rivestiti in pelle rossa, presentano una struttura portante mista di carbonio e alluminio, arricchita da inserti in pelle rossa sulle maniglie interne delle portiere. Il tunnel centrale ospita la leva del cambio, con asta e griglia di scorrimento in alluminio, mentre il pomello e la cornice della griglia sono realizzati in radica, impiegata anche per gli inserti superiori dei pannelli delle portiere.

Il volante, semplice e circolare a tre razze, non presenta un disegno ergonomico particolare. Dietro ad esso, un quadro ovoidale con due quadranti circolari di grandi dimensioni mostra la velocità istantanea e i giri del motore, con un display centrale per le varie spie. Altri quadranti circolari si trovano al centro della plancia, sotto le prese d’aria. I pedali, perforati e realizzati in alluminio, aggiungono un tocco sportivo all’abitacolo.

Per quanto riguarda le prestazioni, la casa madre dichiara che l’Avus quattro sviluppa una potenza massima di 509 CV a 5.800 giri al minuto, è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in tre secondi e raggiunge una velocità massima di 340 km/h.

Di Hubert Berberich (HubiB) – Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22036880

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