Chi ha intenzione di affrontare un viaggio all’estero in macchina è bene che sia informato sulla patente auto internazionale. Cosa è esattamente? Quando serve? Come ottenerla? In questo approfondimento cerchiamo di mettere a fuoco tutti gli aspetti che riguardano la patente di guida internazionale.
Patente auto internazionale: cosa è?
Viaggiare in auto all’estero non è sempre possibile con la patente italiana. Esiste però un apposito permesso, conosciuto come “Patente di guida internazionale“, che consente di poter guidare praticamente ovunque. Non si tratta, pertanto, di una patente aggiuntiva, bensì di una particolare traduzione ufficiale del nostro documento italiano.
Patente di guida internazionale: come ottenerla?
Deputati a rilasciare questo imprescindibile documento – se si è intenzionati di guidare in paesi esteri – sono gli uffici della Motorizzazione Civile. Per trovare la sede più vicina al proprio domicilio, è possibile visitare una apposita pagina del Portale dell’Automobilista. Sempre sullo stesso sito, può essere scaricato l’apposito modulo di richiesta, il TT746. Assieme al modulo, gli uffici preposti ritireranno anche due foto autenticate ed una fotocopia della propria patente in corso di validità. La pratica ha ovviamente un costo, che ad oggi è pari ad €42,20. Esso consta di:
- un versamento di €10,20 sul c/c postale n.91008 (Dipartimento Trasporti Terrestri);
- un versamento di €16,00 sul c/c postale 4028 (Motorizzazione Civile);
- una marca da bollo di €16,00.
Una volta espletata la pratica, bisogna attendere dai dieci ai quindici giorni per poter ricevere l’agognato permesso internazionale.
Convenzione di Ginevra e Convenzione di Vienna
E’ bene ricordare che in realtà i modelli di permesso – o patente internazionale – sono due. Alcuni Paesi hanno infatti aderito alla Convenzione di Ginevra, datata 1949, secondo la quale il permesso di guida ha validità annuale; altri Paesi hanno invece sottoscritto la Convenzione di Vienna (1968), per la quale la patente internazionale ha durata triennale. Infine, molti Paesi accettano entrambi i documenti, essendo firmatari di ambedue i protocolli. Capire quale modello di patente internazionale serva in un determinato Paese non è però cosa impossibile. Sul sito della Farnesina Viaggiaresicuri è possibile consultare, Stato per Stato, la sezione Mobilità, nella quale viene espressamente indicata la Convenzione ratificata. A titolo di esempio, tra i Paesi che riconoscono la Convenzione di Ginevra segnaliamo: Argentina, Australia, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costa d’Avorio, Cuba, Egitto, Finlandia, Giappone, Giordania, India, Jamaica, Nuova Zelanda, Sri Lanka, Sud Africa, Venezuela. Alla Convenzione di Vienna, paesi aderenti sono, tra gli altri: Bielorussia, Brasile, Costarica, Croazia, Iran, Marocco, Messico, Pakistan, Uruguay.
USA e patente auto internazionale
Un caso particolare è rappresentato dagli Stati Uniti d’America. Il grande Paese nord-americano lascia infatti liberi i singoli stati dell’Unione di stabilire se riconoscere o meno la validità delle patenti nazionali. La patente italiana è infatti riconosciuta, negli USA, nei seguenti stati e con specifiche modalità: Alabama, Alaska (solo per novanta giorni), Colorado (solo per titolari di ESTA o con visto breve), Delaware, Florida (solo per un mese), Iowa (solo per titolari di ESTA o con visto breve), Maine, Minnesota (solo per titolari di ESTA o con visto breve), Mississippi, Missouri (solo per titolari di ESTA o con visto breve), Montana (solo per trenta giorni), Nebraska (solo per titolari di ESTA o con visto breve), North Carolina, North Dakota (solo per titolari di ESTA o con visto breve), Oregon (solo per un anno), Pennsylvania (solo per un anno), South Dakota (solo per titolari di ESTA o con visto breve), Utah (solo per sei mesi), Washington (solo per un anno), West Virginia (solo per novanta giorni).
Dove vale la patente italiana
Viaggiare con l’auto in Europa non comporta però l’obbligo della patente auto internazionale. L’Unione Europea riconosce infatti a pieno la nostra patente nazionale, assieme ad altri paesi limitrofi, tra i quali Albania, Andorra, Gibilterra, Islanda, Moldova, Norvegia, Principato del Liechtenstein, Principato di Monaco, Regno Unito, Turchia, Ucraina.