La public company giapponese da diversi anni è leader indiscussa nella produzione di autoveicoli nel mondo. Raccontiamo di seguito i fatti salienti della storia della Toyota, mostrando inoltre i suoi modelli automobilistici più famosi.
Le origini: da Toyoda a Toyota
Siamo nel 1933, in Giappone, nella parte meridionale dell’isola di Honshū. All’epoca la piccola municipalità di Koromo viveva un periodo di forte declino, dopo esser stata per decenni un centro nevralgico della produzione della seta. Aveva qui sede una prestigiosa fabbrica di telai, fondata qualche decennio prima da Toyoda Sakichi, noto in tutto il paese del Sol Levante come il “re degli inventori giapponesi”. Il figlio di Toyoda, Kiichirō, decise di riconvertire una parte dell’azienda nella produzione di autoveicoli: così nacque la Toyota Motor Corporation. Quattro anni dopo, nel 1937, Toyota Motor divenne infine una vera e propria realtà separata dall’azienda d’origine.
Venne scelto, allora, di distinguere – se pur di poco – il brand dalla famiglia, modificandone il nome. L’ideogramma Toyota risulta infatti più semplice da scrivere, nonché più facilmente pronunciabile di Toyoda.
Il modello Toyota: dal fordismo al just in time
Degno di interesse è il fatto che, nel dopoguerra, le fabbriche Toyota rivoluzionarono letteralmente il sistema di produzione allora più in voga, quello dovuto ad Henry Ford e Frederick Taylor. Una trasformazione radicale che si dovette ad un brillante ingegnere, Taiichi Ōhno, il quale si pose il problema di rendere la piccola realtà industriale nipponica in grado di competere con i colossi di allora nel mercato delle automobili. Il Toyota Production System o, come venne in seguito ribattezzato, toyotismo, ha come idea base quella di rispondere immediatamente alle richieste del mercato, applicando una filosofia ed un organizzazione della fabbrica fondata sul just in time. Rispetto al modello precedentemente dominante, ossia il fordismo-taylorismo, ciò significava ridurre fortemente le scorte di magazzino e rivoluzionare totalmente il rapporto tra l’operaio e la fabbrica: il primo non era più solamente un mero esecutore di ordini, ma diveniva un responsabile attivo in tutto il processo produttivo.
Tutti i modelli Toyota da comprare
Presentiamo adesso i modelli Toyota presenti sul mercato dell’usato che potrebbe valer la pena acquistare.
Il primo modello che presentiamo è la Toyota iQ, prodotta dal 2008 al 2015. Si tratta di una piccola utilitaria con motore a benzina. Due le cilindrate previste: 1.000 e 1.300 cc.
Il RAV 4 è un SUV commercializzato a partire dal 1994. Qui presentiamo il modello in vendita dal 2013 al 2018 (Quarta Serie XA40). La versione base presenta un motore diesel da 2.000 cc con 124 CV, anche a trazione integrale.
Val la pena ricordare anche una delle versioni della Toyota Yaris, la XP90/B. La vettura fu commercializzata in Europa a partire dal 2005, sino al 2011. Due gli allestimenti inizialmente previsti per il mercato italiano: quello base e la versione Sol. La motorizzazione prevede due benzina – rispettivamente da 1.000 e 1.300 cc – e un turbodiesel 1.400.