Se possedete un veicolo a due ruote che ha più di vent’anni questo articolo potrebbe essere di vostro interesse. Trattiamo qui, infatti, di moto storiche e moto d’epoca. Ma va subito messo in evidenza che le due tipologie di veicoli si distinguono nettamente l’una dall’altra. Vediamo perché.
Moto storiche e moto d’epoca
Abbiamo accennato al fatto che un primo requisito per considerare una moto storica è quello della vetustà. Il veicolo deve cioè essere stato immatricolato da almeno vent’anni. Inoltre, il mezzo deve risultare ancora iscritto al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e in buone condizioni. Infine, è necessaria l’iscrizione del proprietario della moto – e di conseguenza quella del veicolo – ad uno dei registri storici. Tra i vari registri segnaliamo il Registro Storico FMI e il Registro Storico ASI. Il Codice della Strada ricorda anche, tra i registri, lo Storico Lancia, Italiano FIAT e Italiano Alfa Romeo.
Se una moto d’epoca è indubbiamente una moto storica, non è però vero il contrario. Una moto storica, per essere considerata d’epoca, deve essere cancellata dal PRA. In altre parole, la moto d’epoca non può più liberamente circolare per le strade, bensì essa dev’essere conservata in musei o spazi pubblici/privati “[…] ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice […].
Codice della Strada e moto d’epoca
All’Art.60 del Codice della Strada, dedicato proprio ai motoveicoli e autoveicoli d’epoca e di interesse storico e collezionistico, si legge inoltre che:
- i veicoli d’epoca possono circolare solamente durante apposite manifestazioni o raduni autorizzati;
- essi debbono essere iscritti in un apposito elenco, depositato presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri;
- chiunque circoli con veicoli d’epoca senza autorizzazione, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €42 a €173.
Moto d’epoca: assicurazione
Va da sé che assicurare per la responsabilità civile un veicolo d’epoca – o anche storico – è sicuramente meno oneroso che assicurarne uno ordinario. Entrambe le tipologie di motoveicolo hanno infatti la caratteristica di non essere costantemente presenti in strada, per ovvi motivi. Le prime – come abbiamo detto – circolano solo su autorizzazione: ciò significa che per tali veicoli dovrà essere stipulata una polizza ad hoc, temporanea, relativa all’evento organizzato. Anche per la seconda tipologia di mezzi a due ruote la tariffa RCA è in genere particolarmente agevolata, grazie a specifiche convenzioni stipulate dai principali registri storici. E’ facile supporre che il costo più basso del premio RCA sia dovuto – anche in tal caso – allo scarso utilizzo che generalmente si fa di tali mezzi, soprattutto lungo le strade di maggior traffico e/o di lunga percorrenza.
Moto d’epoca FMI, agevolazioni
Segnaliamo una importante agevolazione assicurativa per i tesserati FMI che posseggono moto d’epoca. Il broker Marsh ha predisposto un sito, dedicato proprio ai tesserati federmoto, nel quale è possibile trovare indicazioni precise per:
- assicurare la propria moto d’epoca;
- stipulare polizze RC gare e infortuni per gli addetti;
- denunciare sinistri.
Per avere comunque ulteriori informazioni relative alle polizze assicurative delle vostre moto, è sempre consigliabile consultare un blog di qualità, come ad esempio amicoassicuratore.it.