Tra le grandi aziende automobilistiche che hanno dato una impronta decisiva al mercato delle quattro ruote del secolo scorso e – in parte – anche di quello attuale, va certamente annoverata la Renault. In questo articolo riassumiamo brevemente le origini del blasonato brand francese e passiamo in rassegna i principali modelli Renault che le hanno dato fama internazionale.
L’inizio: i fratelli Renault
I protagonisti di questa vicenda imprenditoriale sono tre fratelli: Marcel, Fernand e Luis Renault, ricchi rampolli di una famiglia dedita al commercio del tessile. Nonostante l’azienda omonima, fondata nel 1898/1899, vedesse come soci effettivi i primi due, la mente progettuale dietro l’iniziale successo fu quella del più giovane Luis. Fu costui, infatti, che, nel natale del 1898, realizzò la prima autovettura ufficiale Renault: la Type A.
La Type A
Il ventenne Luis, all’epoca sostanzialmente un principiante, riuscì a coronare il proprio sogno, quello di realizzare in proprio una vettura con motore a scoppio. Il modello si basava su un semplice quadriciclo aperto e montava un motore ad un cilindro. Le due versioni della Type A differivano di poco: una era leggermente più potente dell’altra, ma si consideri che stiamo parlando di cilindrate che andavano da 198 ai 270 cc. La velocità massima era pari a ca. 30 Km/h.
La società
I due fratelli maggiori, Marcel e Fernand, visto l’inaspettato successo del veicolo, il quale ottenne sin da subito una dozzina di prenotazioni, decisero di finanziare e fondare una società dedicata alla realizzazione e commercializzazione di automobili, la Renault Frères. Luis , semplice dipendente, si dedicò alla progettazione e realizzazione dei veicoli, i cui motori inizialmente non erano realizzati in casa ma acquistati da un’altra azienda, la De Dion-Bouton.
Luis Renault solo al comand0
I primi anni del XX secolo furono caratterizzati da alcuni avvenimenti che trasformarono l’assetto societario. Innanzitutto, il successo commerciale di Renault si sposò ben presto con quello sportivo. Le varie vetture che la casa automobilistica fece uscire a cavallo del secolo non solo spopolavano fra i benestanti francesi, ma furono vincenti anche nelle corse. Il 1903 vide la nascita della Société des Automobiles Renault et Cie, un riassetto societario nel quale, finalmente, anche il giovane Luis prese parte. Lo stesso anno però Marcel, pilota di spicco della scuderia, morì a seguito di gravi ferite occorsegli in un incidente. Anche Fernand morì èpcji anni dopo, nel 1909, per un cancro al fegato. L’azienda pensata e gestita da Luis divenne così esclusivamente sua, trasformandosi semplicemente in Renault Automobiles. Grazie alle scelte strategiche del patron Luis, l’azienda nei primi anni del Novecento si rese sempre più indipendente da fornitori terzi, arrivando persino a non averne più bisogno.
Qualche problema di natura economica si presentò all’azienda francese nel primo dopoguerra. Gli anni Venti del secolo scorso videro apparire sul mercato francese alcuni competitor agguerriti, in primo luogo Citroën. Cali delle vendite e competizione portarono alla necessità di trasformare, nel 1922, l’impresa in una società per azioni, col nome di Société Anonyme des Usines Renault, con Luis però ancora detentore dell’81%.
La fabbrica e il nazismo
L’episodio più triste e cupo della vicenda Renault è certamente quello della collaborazione dell’azienda francese con la Germania di Hitler. La produzione di molti veicoli fu infatti commissionata dal Terzo Reich all’impresa transalpina. Per questo motivo Luis Renault venne arrestato e condannato al carcere nel 1944, dopo la Liberazione. Violenze e soprusi porteranno Luis Renault a finire la sua vita in una clinica, dove spirò nell’ottobre del 1944. Le cause del decesso non sono mai state del tutto chiarite.
Vediamo tutti i modelli di Renault solo passaggio di proprietà: