In origine, erano solamente aeroplani. La storia della Saab ha infatti inizio nel 1937 a Trollhättan, in Svezia, con la fondazione della Svenska Aeroplan AktieBolaget, che potremmo tradurre come “Aeroplani Svedesi SpA”. Solo poco più di dieci anni dopo l’azienda decide di sviluppare il settore delle automobili, con un progetto veramente avveniristico: la UrSaab.
La concept car sviluppata dall’azienda svedese, della quale rimane oggi un unico esemplare, custodito dal Museo della Saab a Trollhättan, aveva un motore a due cilindri a trazione anteriore, con un cambio a tre rapporti. Caratteristica stilistica del finestrino posteriore, che poi sarebbe rimasta presente in tutti i modelli successivi, è la forma particolare della sua parte inferiore, che ricorda vagamente un bastone da hockey su ghiaccio (Saab hockey stick).
Tra i primi modelli prodotti a partire dal 1948, di particolare eleganza e stile è una vettura da competizione, la 94.
Conosciuta anche come Sonett, la 94 venne prodotta in due versioni: la prima, tra il 1955 e il 1957, in versione roadster, la seconda, tra il 1966 e il 1974, in stile coupé.
La Saab-Scania AB
Una svolta importante, per la Saab, si ebbe nel 1968, quando venne presentata al mercato la 99.
La vettura fu nota anche per essere stata la prima auto di grande produzione a montare un turbocompressore, nel 1977.
Erano questi gli anni nei quali Saab si era fusa con un grande produttore svedese di veicoli industriali, la Scania-Vabis. Ed è proprio sotto la Saab-Scania AB che il brand svedese sforna il proprio veicolo di maggior successo: la Saab 900, un modello che eredita le caratteristiche della 99, ma con un passo più lungo.
Dalla Saab Automobile AB al declino post GM
Nel 1989 l’acquisto di Saab-Scania AB da parte di un gruppo finanziario svedese portò alla costituzione di una nuova società, la Saab Automobile AB. Un anno dopo è General Motors (GM) a prendere le redini della compagnia svedese, acquisendone il 51%. Dopo aver chiuso finalmente un bilancio in positivo dopo anni, il gruppo dirigente dell’azienda decide di scorporare la divisione veicoli industriali, dando luogo alla nascita della Scania AB. Fu nel 2000 che GM acquisì il rimanente 49% delle azioni Saab, divenendone pertanto l’unico proprietario.
Si arriva però al 2008, l’anno della grande crisi finanziaria negli USA. GM decide, pertanto, di mettere in vendita Saab Automobile AB. Ma qui iniziano i guai, perché un compratore concreto non lo si trova e, nel 2010, Saab rischia la chiusura. Si affaccia però un compratore, Spyker Cars, che acquisisce al ribasso il controllo della casa costruttrice svedese salvandola, per un po’, dal fallimento. La crisi della Saab è però inarrestabile: nel 2011 gli stabilimenti si fermano temporaneamente e i terzisti cessano di rifornire gli impianti di produzione. SI annuncia, però, un salvataggio miracoloso: una industria ed un distributore di automobili cinesi, Youngman e Pang Da, paiono seriamente interessati a comperare il marchio scandinavo, tanto che riescono ad acquisirlo a fine ottobre 2011 per ca . 100 milioni di euro. Ma GM, titolare dei brevetti Saab, si oppone al loro sfruttamento e, dopo qualche anno di lenta e costante agonia, con ulteriori passaggi di proprietà, la gloriosa casa automobilistica svedese chiude definitivamente i battenti nel 2016.
Oggi rimane solo il ricordo dei tanti modelli auto Saab che hanno fatto la storia dell‘automotive scandinavo.