C'era una volta la DAF 66
DAF 66

C’era una volta la DAF 66

Abbiamo deciso di dedicare questo articolo sulla storia della DAF all’ultimo modello prodotto dalla casa automobilistica olandese: la DAF 66. Sarà su quest’automobile storica che infatti concentreremo buona parte del nostro intervento. Ma, per adesso, un po’ di storia del brand.

La Van Doornes Automobilfabrieken

La nascita della “fabbrica di automobili Van Doorne” – questo il significato dell’acronimo DAF – prende avvio nel lontano 1928 ad Eindhoven, in Olanda. L’uso del brand DAF è però di poco successivo e risale al 1932.
Come spesso succedeva agli albori del secolo scorso, fu l’ingegno e la audacia di un giovane ingegnere, Hub Van Doorne, a dare l’avvio all’attività. Tutto iniziò nel retrobottega di una distilleria, nel quale il giovane Hub si cimentava nel saldare e forgiare soprattutto le imbarcazioni presenti nel canale di Eindhoven. Fu la Grande Depressione che spinse la DAF – gestita dal 1933 anche dal fratello di Hub, Wim – a diversificare l’attività, esplorando un settore di nicchia ma sempre più in crescita, quello dei rimorchi.
Grazie a questa specializzazione l’impresa olandese divenne una delle prime al mondo a costruire container stradali, tanto da assumere ben presto dimensioni consistenti.

Il Dopoguerra e i primi veicoli commerciali

Partita realizzando veicoli dedicati alla grande industria, l’azienda olandese compì il passo ulteriore ampliando i propri orizzonti e dedicandosi alla realizzazione di veicoli pesanti ma di tipo commerciale. E’ del 1949 infatti la prima gamma di trailers diesel per le grandi percorrenze su strada. La DAF, da quel momento, iniziò un percorso che la porterà ad essere, per quasi un ventennio, leader mondiale indiscusso del trasporto su gomma.

Le automobili DAF

Forte del prestigio internazionale, l’impresa dei Paesi Bassi introdusse sul mercato la prima automobile nel 1958: la 600. La rivoluzionaria caratteristica che contraddistingueva il veicolo era il cambio automatico “Variomatic”, una vera novità per l’epoca. Questo aspetto fu centrale per individuare il target di riferimento del brand. Cambio automatico, assenza di frizione e piccole dimensioni furono infatti i driver che consentirono alla DAF sostanzialmente di monopolizzare il mercato degli autoveicoli per disabili e portatori di handicap.

DAF giardinetta, autore Rudolf Stricker.

La DAF 66

Come già accennato, l’ultimo modello di automobile prodotto dalla DAF fu la 66. Il veicolo presentava un motore a quattro cilindri in linea, di fabbricazione Renault, con l’ormai rodato cambio Variomatic.
Cinque le versioni in produzione per circa tre anni, a partire dal 1972. Il modello base si presentava come una berlina, con cilindrata 1100 o 1300. Da esso si svilupparono sia la versione coupé, per intercettare il gusto sportivo piuttosto diffuso negli anni Settanta, sia la giardinetta, classico veicolo adatto alle famiglie. Venne realizzato anche un modello van, per il trasporto merci. Una singolare versione della DAF 66 uscì anche per le forze armate olandesi, un piccolo fuoristrada dalla carrozzeria aperta. Di quest’ultimo modello però non vennero prodotti esemplari destinati al mercato.
Il 1975 fu la fine del brand, ma solo per le automobili. LA DAF è infatti ancora attiva nel mondo dei trailers e dei grandi mezzi pesanti. Il comparto autoveicoli fu allora inglobato da Volvo, la quale peraltro proseguì, sino al 1980, la produzione della 66 sotto il nuovo marchio.

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