Tutti sanno che Jeep è uno storico marchio statunitense, da sempre specializzato nei veicoli fuoristrada. Oggi Jeep è brand di punta della galassia Stellantis, ex gruppo Fiat. Ma quanti ne conoscono più dettagliatamente la storia? Prima di elencare tutti i modelli Jeep solo passaggio di proprietà, proviamo a raccontarne di seguito qualcosa.
Jeep: le origini
Il marchio Jeep, negli Stati Uniti, fu ufficialmente registrato per la prima volta nel 1943 dalla casa automobilistica Willys-Overland Motors. Ma la vicenda che vide la nascita della quattro ruote motrici per antonomasia iniziò qualche anno prima. Sin dal 1940, per esigenze belliche, il governo americano aveva commissionato un veicolo leggero, da ricognizione e collegamento, che fosse in grado di muoversi agilmente anche su terreni impervii. A vincere la commessa sulla base del prototipo fu la Willys ma a realizzare in massa i veicoli fu chiamata la Ford, che garantiva maggiore velocità di realizzazione e consegna.
Il veicolo Willys realizzato da Ford ebbe come denominazione un acronimo: GPV (General Purpose Veicle, letteralmente: veicolo per usi generici). Il termine “jeep” nasce proprio dalla pronuncia delle prime due lettere dell’acronimo, la G e la P. La Willys-Overland Motors, con il suo fuoristrada bellico MB si sentì autorizzata a registrare – come già detto – il marchio Jeep nel 1943. Ma la cosa fu osteggiata dalla Federal Trade Commission per diversi anni sino a quando, nel 1950, finalmente il marchio divenne di proprietà effettiva della casa automobilistica.
Nel frattempo, circolava già da qualche anno la versione civile della MB, la nota Willys-Overland CJ (“Civilian Jeep“).
Dall’American Motors Corporation alla Chrysler
Nel 1970, dopo alcuni passaggi proprietari, il brand Jeep passa all’American Motors Corporation (AMC). L’ipercompetitivo mercato dell’automotive statunitense spinse l’AMC a siglare un accordo strategico – nel 1979 – con il colosso francese Renault. Gli otto anni sotto controllo dei francesi furono molto importanti per Jeep. Nel 1983 nacque in fatti il noto modello Cherokee che, oltre al motore a benzina, montava anche la versione diesel. Nel 1985 esordì inoltre la Comanche, versione pick up a due porte. Infine, nel 1986, fu la volta della Wrangler. L’anno dopo l’AMC – e conseguentemente il brand Jeep – venne rilevata dal Chrysler Group.
Dalla Chrysler al gruppo Stellantis
Sotto il controllo della Daimler Chrysler la strategia di Jeep sterzò decisamente verso un mercato intermedio tra il fuoristrada e l’utilitaria: quello – ormai consolidato – dei SUV (Sport Utility Vehicle) e Crossover. Furono infatti questi gli anni della Patriot e della Compass. La crisi del mercato dell’auto americano condusse Chrysler a far entrare in società i torinesi di Fiat nel 2009. L’anno successivo, il gruppo guidato da Sergio Marchionne assunse il controllo del colosso americano dell’automotive.
Jeep oggi
Dal 2010 Jeep è – a tutti gli effetti – un brand anche europeo. E’, ad esempio, in Italia che viene concepito e realizzato il modello Renegade, dalla meccanica identica alla Fiat 500X. L’ultima innovazione degna di menzione è l’uscita, nel 2018, della Gladiator, un pick up a quattro porte. Quello stesso anno, per la prima volta, le vendite del brand Jeep superano quelle della casa madre Fiat.
Vediamo tutti i modelli di Jeep solo passaggio di proprietà:
- JEEP CHEROKEE solo passaggio
- JEEP CJ solo passaggio
- JEEP COMMANDER solo passaggio
- JEEP COMPASS solo passaggio
- JEEP GLADIATOR solo passaggio
- JEEP GRAND CHEROKEE solo passaggio
- JEEP PATRIOT solo passaggio
- JEEP RENEGADE solo passaggio
- JEEP WAGONEER solo passaggio
- JEEP WRANGLER solo passaggio