Racconteremo brevemente di seguito la storia della Mazda, importante colosso dell’automotive giapponese che ha ormai oltre un secolo di vita. Come al solito, passeremo anche in rassegna tutti i modelli Mazda che ne hanno fatto la storia.
L’inizio ad Hiroshima
Come spesso succede, la realizzazione della prima auto Mazda è frutto del caso. L’azienda ha infatti origine, nel 1920, presso Hiroshima, come industria meccanica. Il suo fondatore è Jujiro Matsuda. Solo nel 1931 viene realizzato il primo veicolo, un motocarro denominato Mazdago. Il mezzo ha tre ruote, un motore monocilindrico da 500 cc ed una potenza di 9 CV. Il Mazdago è ufficialmente prodotto e commercializzato, sino al 1936, dalla Mitsubishi.
Terminata la partnership con Mitsubishi, a poco a poco si impone finalmente il brand Mazda. Il nome deriva da quello dell’antica divinità principale dell’antica religione persiana dello zoroastrismo, Ahura Mazda, utilizzato anche per la sua buona assonanza con il cognome del fondatore, Matsuda.
La prima fase della storia della Mazda si chiude con il drammatico episodio dello sgancio della bomba nucleare su Hiroshima. Grazie alla particolare posizione degli stabilimenti dell’industria meccanica, riparati da una alta montagna, nei mesi successivi al 6 agosto del 1945 l’hub divenne un fondamentale centro logistico per la ricostruzione della città.
Gli anni Sessanta
La prima autovettura vera e propria, prodotta e commercializzata dalla casa automobilistica giapponese è un piccolo veicolo leggero – in giapponese keicar – denominato R360. Dotata di un motore a due cilindri a V posteriore di 356 cc, la vettura, una coupé a due porte e due posti, è capace di raggiungere gli 84 km/h. La sua produzione inizia nel 1960 e termina sei anni dopo.
Grazie alla collaborazione con la casa automobilistica tedesca NSU, Mazda inizia negli anni Sessanta a testare una nuova tipologia di motore a scoppio, il motore Wankel o motore rotativo. Si tratta di un tipo di propulsore nel quale il pistone ruota intorno ad un asse, piuttosto che muoversi in modo rettilineo. La sua struttura particolare produce, in sintesi, sia minor rumorosità e vibrazioni sia maggiore potenza a parità di cilindrata. Ciononostante, il motore Wankel tende a consumare di più dei motori a scoppio tradizionali e presenta una componentistica meno resistente. Mazda continua comunque ancora oggi a sfruttarne al meglio le capacità.
La prima auto Mazda a dotarsi del motore Wankel è la Cosmo, una coupé piuttosto elegante che ha notevole fortuna, rimanendo in produzione – sebbene presentandosi nel tempo con caratteristiche tecniche ed allestimenti diversi – dal 1967 sino al 1995.
Dalla crisi degli anni Settanta ai successi degli anni Novanta
La crisi petrolifera del 1973 si abbatte duramente su Mazda, a causa degli alti consumi di carburante che caratterizzano i veicoli dotati di motore rotativo. Prima sono le banche a salvare l’azienda giapponese. In seguito, è vincente l’ingresso di Ford nella compagine azionaria.
A far decollare nuovamente le vendite della casa automobilistica giapponese è, nei primi anni Novanta, una roadster di classe, la MX-5. Dal 1989 ad oggi, questa sportiva a due posti ha battuto tutti i record, accreditandosi come la roadster più venduta al mondo.