Quando si parla di Mitsubishi, dobbiamo specificare bene l’oggetto di cui intendiamo discutere. Sì, perché Mitsubishi, la più grande impresa finanziaria giapponese, non significa solo auto. Tra i rami nei quali la holding è presente, vanno infatti ricordati – oltre all’automotive, la cantieristica navale e l’aeronautica – la metallurgia, l’industria petrolifera, la chimica, l’elettronica, l’alimentare e il real estate. Mitsubishi è un vero e proprio colosso mondiale, la cui nascita risale al lontano 1870 ad Osaka, per opera dell’ex samurai Iwasaki Yatarō.
Presentiamo di seguito la storia della Mitsubishi Motors Corporation, una delle tante appendici del gruppo, specializzata nella produzione e commercializzazione di autoveicoli.
Origini del brand Mitsubishi
Si racconta che il caratteristico logo della casa costruttrice nipponica, le cui fattezze, oggi, ricordano quelle di un trifoglio stilizzato, riprendano lo stemma della famiglia Iwasaki: tre diamanti sovrapposti. “Tre diamanti” sarebbe, infatti, la traduzione in italiano di “mitsubishi”. Diciamo “sarebbe”, poiché è lo stesso gruppo finanziario che offre versioni diverse della traduzione. Altrove, si scrive che “mitsubishi” starebbe per “tre castagne d’acqua”. Ma a prescindere da quale sia la corretta versione, i tre segni, uniti al centro, rappresentano i tre principi fondanti dell’azienda: responsabilità sociale, onestà e commercio.
Prima della Mitsubishi Motors Corporation
La storia della Mitsubishi, intesa come impresa costruttrice di autoveicoli, inizia prima della fondazione della Mitsubishi Motors Corporation, che è datata 1970. E’ la divisione “industria pesante” del gruppo che dà il via alla produzione di autoveicoli, già a partire dal 1917. E il primo mezzo realizzato e commercializzato è una versione di una Fiat, la Tipo 3A.
La produzione di autoveicoli procede, per un numero considerevole di anni, a fasi alterne. La Mitsubishi Heavy Industries, che è l’azienda del gruppo sino a quel momento specializzata anche nella realizzazioni di automobili, fa uscire sul mercato prevalentemente veicoli su licenza. Solo due modelli spiccano per la loro originalità: la Colt e la Minica.
Quando però, sulla fine degli anni Sessanta, la produzione diviene sufficientemente grande, Mitsubishi procede a scorporare la divisione auto dal resto dell’azienda, creando così, nel 1970, la Mitsubishi Motors Corporation.
Tutti i modelli Mitsubishi che hanno fatto la storia
La prima auto che presentiamo in questa breve rassegna è la Eclipse, una coupé prodotta a partire dal 1989, sino al 2010, prevalentemente per il mercato statunitense. Ne sono state realizzate, nel tempo, quattro serie distinte: ne esiste anche una versione spider decappottabile.
Un veicolo decisamente longevo della casa automobilistica nipponica è il pick-up fuoristrada L200, in produzione costantemente dal 1978 con innumerevoli restyling. L’auto è stata adottata anche come mezzo della Polizia di Stato.
Altra auto storica Mitsubishi è la berlina Lancer, battezzata nel 1976 e in produzione sino al 2017 per quasi tutti i mercati. Ben nove le varianti nel tempo. Ne esiste anche una versione sportiva, la Lancer Evo, estremamente competitiva nei mondiali rally.
Del 2001 è infine il compact crossover SUV Outlander. Prodotto sino ad oggi, l’auto ha ricevuto due restyling profondi, nel 2015 e nel 2019. L’ultima generazione dell’Outlander, la quarta, è stata varata il 16 febbraio 2021.