La storia della SEAT, casa automobilistica spagnola, ha inizio nel 1950, quando l’Instituto Nacional de Industria (INI), omologo della nostra vecchia IRI, chiude un accordo con FIAT, al fine di accelerare la motorizzazione di massa del paese iberico. E’ così che nasce la Sociedad Española de Automóviles de Turismo, il cui acronimo SEAT ricorda proprio, per l’assonanza, FIAT. Per oltre trent’anni di SEAT, tutti i modelli usciti dalla fabbrica spagnola sono di fatto versioni quasi identiche di automobili uscite per l’azienda torinese. Addirittura, anche il nome stesso dei veicoli rimane identico, per cui abbiamo la 1400, la 600, la 850, la 124, la 127, la 132, la Ritmo e la Panda. Tranne qualche rarissima eccezione, i veicoli spagnoli si distinguono dai loro omonimi italiani solo per il logo. Ma con i primi anni Ottanta, improvvisamente, qualcosa cambia.
SEAT: dalla FIAT alla Volkswagen
E’ il 1982 l’anno della crisi tra INI e FIAT. La necessità di ricapitalizzare l’azienda, al fine di incrementare la presenza azionaria dei torinesi, genera attrito fra le parti. Per uscire dall’impasse, SEAT firma accordi commerciali ed industriali con Volkswagen, portando l’azienda tedesca ad interessarsi sempre più al mercato iberico. E’ del 1984 il primo modello SEAT completamente indipendente da FIAT, peraltro sicuramente anche il più noto e longevo di tutti: la Ibiza.
La berlina spagnola è prodotta in più serie, dal 1984 sino ad oggi. Il design originale lo si deve al nostro Giorgetto Giugiaro.
Con il 1986 Volkswagen acquisisce la maggioranza assoluta delle azioni SEAT, portandosi al 75%.
La Ibiza è il modello vincente, che si propone come base di sviluppo di numerose vetture che, nel corso degli anni, vengono prodotte dalla casa automobilistica spagnola. Tra le tante metamorfosi della fortunata auto del 1984 ricordiamo la SEAT Inca, prodotta dal 1995 al 2003, un furgone di piccola taglia ma di apprezzabile portata (625 kg).
La vecchia SEAT Panda, omonima e analoga alla nostrana vettura FIAT, verso la fine dei Novanta – ormai da tempo ribattezzata Marbella – comincia a soffrire il passare del tempo. Nasce quindi, dalle sue ceneri, la Arosa, superutilitaria in due volumi presentata nel 1997.
Il design della nuova mini car spagnola passa dunque dal”Italian style a quello tedesco, essendo la Arosa una copia piuttosto fedele della Volkswagen Lupo.
E’ del 1999 il lancio di una popolare berlina a due volumi, la León, anch’essa originariamente disegnata da Giugiaro. Nel 2015 la vettura si aggiudica la commessa della Polizia di Stato e dei Carabinieri, realizzando così, per le Squadre Volanti e i Nuclei Radiomobili, ben 4.000 esemplari.
Dal 2009 al 2013 è in produzione la SEAT Exeo, berlina e station wagon di gamma alta, di ispirazione Audi, anch’esso un brand Volkswagen.