Controllo elettronico della stabilità auto che cosa è
Per offrirti una maggiore sicurezza durante la guida esistono diversi sistemi di sicurezza integrati al veicolo. Uno di questi sistemi è il controllo elettronico della stabilità.
Il controllo elettronico della stabilità auto meglio conosciuto come ESP ( Electronic Stability Program) è un sistema elettronico che garantisce la stabilità del veicolo.
Il sistema regola la potenza del motore frenando le singole ruote e stabilizzando così l’assetto del veicolo. Questo sistema è conosciuto anche con altre sigle come ESC (Electronic Stability Control), VDC (Vehicle Dynamic Control), VSC (Vehicle Stability Control) o DSC (Dynamic Stability Control).
A cosa serve il controllo elettronico della stabilità auto e come funziona
Il controllo elettronico della stabilità evita la sbandata del veicolo in caso di cambio improvviso di una traiettoria o l’impostazione errata di una curva.
La sua funzione è quella di regolare la potenza del motore agendo sulle singole ruote.
In pratica ogni volta che l’auto sta percorrendo la strada prendendo in curva una traiettoria più larga o più stretta, l’ESP interviene evitando al veicolo di sbandare.
Se si accende la spia dell’ESP significa che il sistema di controllo è intervenuto per correggere la traiettoria riportando in asse la vettura durante la sbandata.
Il controllo elettronico della stabilità è così composto:
- 4 sensori di velocità, uno per ogni ruota, integrati nel mozzo ruota che inviano le informazioni sul loro comportamento alla centralina che ne valuta la differenza di giri in un determinato momento;
- 1 sensore di sterzata che permette di individuare la traiettoria scelta dal guidatore in base alla posizione del volante;
- 3 accelerometri, uno per asse spaziale, posizionati al centro della vettura che rilevano le forze che agiscono sull’auto;
Tutti questi sensori comunicano con una centralina che, ricevuti i dati, percepisce quando e in quale momento intervenire per evitare le sbandate dell’auto. La centralina pertanto può ridurre la coppia del motore e agire sulle pinze freno modificando la traiettoria della vettura.
Il controllo elettronico della stabilità auto è un dispositivo che deve essere tenuto sempre attivo perchè è di grande aiuto in caso di terreno viscido o di neve.
Il sistema infatti lavora molto bene in caso di strade innevate ed è coadiuvato anche dagli altri due sistemi di sicurezza quali l’ ABS, che evita lo slittamento delle gomme e il TCS che controlla la trazione del veicolo.
In caso di guasto si accende una spia, in genere a forma di triangolo con o senza un punto esclamativo al suo interno e con la freccia che gira attorno.
L’accensione rileva la rottura o un difetto dei sensori che fanno parte del sistema o della centralina che lo comanda. In questo caso è raccomandabile rivolgersi ad una officina specializzata.
Origine e obbligatorietà dell’ESP
Le prime auto che hanno fatto uso del controllo elettronico della stabilità auto sono la Mercedes S600 e la SL e la BMW serie 7.
La grande diffusione dell’ESP si ha nel 97 quando viene commercializzata la Mercedes classe A.
In seguito a problemi di instabilità riscontrati sulla vettura la casa tedesca decide di installare l’ESP su tutti i veicoli di classe A. Da allora il controllo elettronico della stabilità inizia a diffondersi sempre di più anche sulle vetture di piccola e media cilindrata.
A partire da 1 novembre 2011 l’Unione Europea ha reso obbligatorio tale sistema per i veicoli di nuova omologazione, mentre per le vetture omologate in precedenza o per le vetture già in vendita tale obbligo decorre da novembre 2014.
Per le altre tipologie di veicoli quali pullmann, autobus, minivan e per i veicoli commerciali dal peso superiore a 3,5 tonnellate a partire dal 1 gennaio 2013 l’ESP deve essere corredato da altri sistemi di sicurezza quali l’AEB ( sistema di frenata automatica ) e il segnalatore di cambio corsia.
Tali sistemi sono obbligatori per tutti i veicoli di nuova immatricolazione a partire dal 1 gennaio 2015.