Che cos’è e come funziona l’airbag
Uno tra i più importanti dispositivi di sicurezza presenti sul veicolo è senza dubbio l’airbag. Ma che cos’è l’airbag, di cosa è fatto e come funziona l’airbag? Cerchiamo di scoprirlo più nel dettaglio. L’airbag è un sistema di sicurezza passivo che è installato all’interno del veicolo e più specificatamente all’interno del volante o della plancia o dei sedili.
La sua funzione è quella di impedire, in caso di incidente, che alcune parti del corpo quali la testa ed il viso vengano in contatto con il volante o il cruscotto.
Come funziona l’airbag
In caso di urto il sensore rileva una violenta riduzione della velocità e manda un segnale alla centralina. In base alla velocità dell’auto e la potenza d’urto la centralina, dopo aver elaborato i dati, decide la velocità di esplosione e di gonfiaggio dell’airbag. Invia un segnale ad un detonatore che esplode accendendo una sostanza, azoturo di sodio tramite impulso elettrico o urto con percussore.
La capsula esplode e produce azoto in grande quantità. Il cuscino si gonfia ad una velocità di 300/350 Km l’ora. Il viso affonda e il cuscino inizia a sgonfiarsi tramite dei fori posteriori. In questo modo l’impatto del corpo con il volante o contro il cruscotto viene attutito evitando nel contempo il pericolo di soffocamento.
Come è fatto l’airbag
Gli elementi che costituiscono l’airbag sono diversi. Vediamo come è fatto:
- un sensore che rileva la decelerazione del veicolo in caso di urto;
- una centralina elettronica a cui arriva il segnale del sensore e che invia così il comando di accensione ad un detonatore;
- un detonatore che per mezzo di corrente elettrica o l’urto di un puntale attiva una sostanza ( azoturo di sodio in quantità tra 50 a 200 g.) contenuta in una capsula esplosiva.
La capsula, esplodendo, sviluppa una notevole quantità di gas (azoto) che serve a gonfiare il contenitore. In questo caso parliamo di airbag pirotecnico.
- una seconda capsula che contiene un gas inerte che va a gonfiare il sacco. Questo è il caso dell’airbag ibrido.
Vari tipi di airbag
Esistono diverse tipologie di airbag: airbag pirotecnici, ibridi o dual stage. Vediamo come funziona l’airbag in base alla sua classificazione.
Airbag pirotecnici
Negli airbag pirotecnici fra la prima capsula e il sacco è presente una rete metallica che raffredda i gas che lo gonfiano impedendo alle particelle solide di accedere al sacco.
Airbag ibridi
Negli airbag ibridi la rete non è presente poichè nella seconda capsula che contiene il gas inerte non sono presenti tali particelle dato che il gas è più freddo dei fumi generati dall’esplosione della prima capsula.
Gli airbag ibridi sono più veloci di quelli pirotecnici e necessitano di una minore quantità di carica.
Questi ultimi sono utilizzati per gli airbag laterali o a tendina per la loro capacità di dispiegarsi rapidamente ed in pochissimo spazio (quello tra la porta e il passeggero). Per gli airbag del conducente e del passeggero davanti è possibile scegliere tra i due.
Airbag dual stage
Gli airbag dual stage sono formati da una coppia di airbag pirotecnici o ibridi ma con un solo sacco. In base alle informazioni ricevute la centralina sceglie se attivare una sola carica pirotecnica gonfiandolo parzialmente o innescare tutte e due ma a distanza temporanea.
Questo avviene qualora ci sia un bambino sul sedile o un passeggero di peso leggero. Nel primo caso non è necessario il dispiegamento completo del sacco oppure, come nel secondo caso, qualora si voglia evitare la violenza d’urto del passeggero con l’airbag.
Cenni storici e nascita dell’airbag
La nascita dell’airbag risale al 1952 e si deve all’ ingegnere John W. Hetrick che ne depositò il brevetto negli Stati Uniti. La sua richiesta è stata accettata alla fine del 1953.
Nello stesso anno il tedesco Walter Linderer ottiene un brevetto per un cuscino gonfiabile per proteggere il conducente in caso di incidente. Diversi furono i prototipi e i test presentati dalle varie case automobilistiche.
Verso la fine degli anni 50, la Ford e la General Motors cominciano a sperimentarlo e a testarlo proponendolo come optional agli inizi degli anni 70. Una svolta importante si ebbe nel 1960 grazie all’ingegnere Allen K. Breed con l’introduzione di un efficientissimo sensore d’urto.
La prima vettura che presentò tale innovazione fu la Oldsmobile nel 1973 con la versione Toronado provvista di airbag lato passeggero. Nel 1974 seguirono la Cadillac e la Buick .
Con il cambiamento delle norme federali e una serie di test e sperimentazioni inefficaci si assiste ad uno stallo delle tre case automobilistiche. Nel 1967 la Mercedes inizia a studiare un tipo di airbag che a partire dal 1980 verrà installato sulle vetture più lussuose.
La prima auto italiana provvista di airbag è stata la show car Lancia Sinthesis 2000 realizzata nel 1971.
Questo sistema di sicurezza non ha avuto un’ accoglienza positiva per le varie divergenze sulla sua efficacia. È solo verso la metà degli anni 80 che inizia a prendere piede fino a raggiungere il massimo riconoscimento della sua validità agli inizi degli anni novanta.
Raccomandazioni e consigli sull’uso dell’airbag
L’airbag va considerato come ausilio e non sostituto della cintura di sicurezza.
Il dispositivo si gonfia tramite una vera e propria esplosione alquanto violenta che può arrecare lesioni durante la sua fase di espansione. Tali svantaggi tuttavia sono ampiamente ripagati con i benefici apportati in caso di incidente.
Raccomandiamo pertanto di non essere troppo vicini durante la fase di espansione dell’airbag ritenendo a tal proposito di dare alcuni preziosi consigli:
- non sedersi mai molto vicino al cruscotto o al volante per permettere così all’airbag di espandersi;
- non poggiare i piedi sul cruscotto durante il viaggio;
- non coprire il vano che ospita l’airbag con oggetti;
- non tenere i bambini in piedi di fronte agli airbag;
- usare le cinture di sicurezza;
- tenere le mani sul volante in modo corretto per non ostacolare la traiettoria dell’airbag in caso di espansione.
Raccomandiamo inoltre di verificare che il sistema funzioni perfettamente e di effettuare un controllo visivo in modo tale che tutti i componenti visibili non presentino danni e i contatti siano collegati correttamente. Nel caso in cui non si rileva niente visivamente bisognerà effettuare una diagnosi con un dispositivo adeguato.
Rivolgersi sempre a personale competente e specializzato.
Un’ultima precisazione: nel caso in cui l’airbag venga utilizzato è necessario sostituirlo in quanto non è possibile riutilizzarlo.