Torniamo a parlare, in questo articolo, della meccanica degli autoveicoli. In particolare, dopo aver affrontato il motore a pistoni, le candele, la marmitta, ed altro ancora, ci occupiamo qui di come funziona un carburatore.
Cos’è un carburatore
Il carburatore è stato per decenni una componente essenziale del buon funzionamento del processo di combustione dei veicoli a motore. Negli ultimi anni, infatti, la stessa funzione viene svolta dalla più efficace e innovativa iniezione elettronica. In sostanza, il carburatore ha il compito di calibrare in modo preciso il rapporto tra aria e benzina all’interno della camera di scoppio. Affinché la combustione sia completa, è necessario rispettare una precisa proporzione fra comburente e combustibile: nel nostro caso, comunemente benzina ed ossigeno. Questo rapporto, detto tecnicamente “stechiometrico“, prevede idealmente circa 15 parti d’aria per ogni parte di benzina (più precisamente, 14,7:1). Il carburatore ha proprio il compito di miscelare le due componenti rispettando tale proporzione ideale.
Carburatore, come funziona
Nei motori a pistoni il carburatore è situato tra il gruppo termico, ove sostanzialmente avviene la combustione, e l’esterno del veicolo. Sua funzione è quella di mettere in comunicazione la camera di combustione con il flusso d’aria. Sfruttando il cosiddetto “paradosso idrodinamico“, la benzina viene aspirata dalla sua vaschetta attraverso dei fori – detti “getti” – e immessa nella camera di scoppio, ben miscelata con l’aria.
Quando si da gas, o si accelera, di fatto apriamo una valvola speciale del carburatore, situata verso l’esterno. Essa può essere a farfalla – come in genere è negli autoveicoli – o a saracinesca, come generalmente troviamo nelle moto. Più acceleriamo (o più gas diamo), più aria e benzina entreranno nella camera di scoppio.
Come funziona un carburatore a membrana
Tra i vari tipi di carburatore è degno di menzione il carburatore a membrana. Utilizzato prevalentemente sugli attrezzi a motore, come le motoseghe, il carburatore a membrana ha la particolarità di poter essere istallato in qualsiasi posizione, grazie al fatto di sostituire la vaschetta e i relativi getti con una membrana regolatrice. E’ quest’ultima che – grazie al paradosso idrodinamico – regola l’afflusso di benzina ed aria nella camera di scoppio.
Carburatore sporco: sintomi
Da quanto abbiamo scritto dovrebbe apparire piuttosto ovvio che il carburatore – per la delicata funzione che svolge – deve essere tenuto sempre in buone condizioni. Va da sé che una errata combinazione stechiometrica può pregiudicare l’andamento corretto del nostro veicolo. Miscelare male aria e benzina – a causa di sporcizia accumulatasi nel carburatore – può produrre infatti alcuni effetti indesiderati.
Se nel carburatore passa poca aria, si ha una miscela “grassa”, ossia troppo ricca di benzina. Questo fatto produce uno scarico molto più inquinante. Una miscela “magra”, invece, ossia troppo ricca d’aria, induce temperature molto elevate nella camera di scoppio, tanto da poter addirittura provocare la bucatura di un pistone.
Quando il carburatore perde benzina
Un sintomo piuttosto evidente di cattivo funzionamento del carburatore è quando quest’ultimo perde benzina. I motivi della perdita possono essere molteplici: rottura della guarnizione; intasamento dei getti; rottura del galleggiante e/o della vaschetta del carburante. L’unica cosa da fare, in tale caso, è quella di verificarne lo stato – meglio se con l’ausilio di un esperto meccanico – e sostituire eventualmente il pezzo danneggiato.
Rimane comunque il fatto che la soluzione migliore, per avere un carburatore sempre prestante, è quella della prevenzione. L’ideale è far controllare il carburatore periodicamente, in fase di tagliando.