Come importare un'auto dall'estero e quali sono le procedure
come importare un'auto dall'estero

Come importare un’auto dall’estero e quali sono le procedure

Come importare un’auto e cosa bisogna fare

Sono sempre più le persone che sono allettate dall’acquisto di un’auto al di fuori dei confini nazionali.

Rivolgersi ad un mercato più ampio è molto vantaggioso perchè oltre ad offrire una maggiore scelta nel trovare l’auto che si desidera può comportare dei benefici economici.

Vediamo di chiarire alcuni punti e di vedere come fare per importare un’auto dall’estero.

Innanzitutto prima di procedere ad importare una vettura bisogna fare una distinzione tra auto nuova e auto usata.

Per auto nuova si intende un veicolo di provenienza UE mai immatricolato o immatricolato in un paese dell’ UE e ceduto entro 6 mesi dalla data di prima immatricolazione all’estero e con un chilometraggio non superiore a 6000 Km.

Viceversa un veicolo che è stato immatricolato all’estero e possiede più di 6 mesi di vita e più di 6000 Km. è considerato un veicolo usato.

Un’altra distinzione bisogna farla riguardo la provenienza del veicolo: ci sono infatti auto di importazione UE o appartenenti allo Spazio Economico Europeo ( Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e auto provenienti da importazione Extra EU.

Come procedere per l’importazione della vettura

La procedura di importazione è svolta essenzialmente da concessionari o dai rivenditori del cosiddetto mercato parallelo, cioè quel tipo di mercato non contemplato dalla rete di vendita ufficiale dalle case costruttrici.

In entrambi i casi sono loro che provvederanno all’espletamento della pratica di importazione e alla regolarizzazione dell’auto per la circolazione in Italia.

Ma puoi anche decidere di acquistare l’auto in modo autonomo e di svolgere tutte le pratiche inerenti all’acquisto e al trasferimento della vettura e alla sua regolarizzazione per la circolazione in Italia.

È fondamentale comunque sapere che un’auto di importazione nuova o usata per poter circolare in Italia deve essere immatricolata.

Quanto tempo ci vuole per immatricolare un auto di importazione

Con l’approvazione del decreto del 26 marzo 2018 del Ministero dei Trasporti sono state introdotte delle nuove regole per i privati che intendono acquistare un’auto nuova o usata all’estero e più precisamente in un altro Paese dell’Unione Europea.

Difatti i privati, proprio come le imprese e i professionisti, devono dare comunicazione dei dati del veicolo alla Motorizzazione entro 15 giorni dall’acquisto.

La procedura di immatricolazione deve essere espletata presso la Motorizzazione Civile.

Seguirà la registrazione della vettura al PRA entro 60 giorni dalla data di rilascio della carta di circolazione.

Puoi rivolgerti allo STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) che provvederà al disbrigo della pratica oppure farlo personalmente.

Per le macchine di provenienza extra EU non è possibile rivolgersi allo STA e all’atto della immatricolazione presso gli uffici della Motorizzazione verrà richiesta oltre ai vari documenti l’autorizzazione rilasciata dalla dogana che dimostra che si tratta di un’importazione legale.

Cosa bisogna fare per importare un’auto usata da un paese dell’UE

Ecco qui di seguito un elenco della documentazione che serve per importare un veicolo da un paese dell’Unione Europea:

  • fotocopia del documento d’identità dell’acquirente. Se il documento è in lingua straniera bisognerà fornire una traduzione certificata in lingua italiana conforme al testo straniero. Tale certificazione potrà essere effettuata da un traduttore ufficiale o dalla rappresentanza diplomatica o consolare;
  • autocertificazione di residenza dell’acquirente qualora non venga riportata sul documento;
  • modello NP2C da ritirare gratuitamente presso gli STA o la Motorizzazione per l’iscrizione al PRA con richiesta dell’acquirente;
  • modello NP2D da ritirare gratuitamente presso gli STA o la Motorizzazione nel caso in cui venga redatto l’atto di vendita (con firma del venditore autenticata da un notaio e in bollo).

Se il soggetto risulta già proprietario all’estero, e questo è riscontrabile sul libretto estero, si può anche presentare una dichiarazione di proprietà con firma autenticata dal notaio o dal comune.

  • modello TT2119 distribuito gratuitamente presso gli STA o la Motorizzazione e firmato dall’acquirente;
  • carta di circolazione estera e fotocopia.

Nel caso l’acquirente sia una persona giuridica (società, associazione) serve una dichiarazione del legale rappresentante che attesti la sede della persona giuridica.

Qualora l’acquirente sia un cittadino extracomunitario o un familiare extracomunitario di un cittadino dell’unione Europea e residente in Italia bisogna presentare:

  • nel primo caso il permesso di soggiorno valido o la fotocopia della ricevuta postale rilasciata per la pratica di rinnovo del permesso;
  • nell’altra ipotesi la carta di soggiorno di familiare di cittadino dell’Unione Europea.

Inoltre per i veicoli provenienti dalla Germania bisognerà osservare le seguenti indicazioni:

  • per le auto immatricolate in Germania fino al 31/5/2004 va consegnato l’originale del documento di proprietà ( Faharzeugbrief);
  • per le auto sempre provenienti e immatricolate in Germania a partire dal 01/06/2014 si deve consegnare o la copia del documento di proprietà ( Faharzeugbrief) o del nuovo documento di identità (Zulassungsbesheinigungteil II).

Per un veicolo nuovo quindi mai immatricolato in un paese dell’Unione Europea oltre alla suddetta documentazione dovrà essere allegata la dichiarazione di conformità del veicolo o certificato di conformità europeo con omologazione italiana o certificato di conformità europeo accompagnato dalla dichiarazione di immatricolazione rilasciati dalla casa costruttrice.

Quanto costa importare un’auto

Ecco i costi che bisogna sostenere per un’importare un’auto:

  • emolumenti ACI – 27,00€;
  • imposta di bollo per iscrizione al PRA – 32,00€;
  • imposta di bollo DTT – 32,00€;
  • diritti DTT – 9,00€;
  • IPT ( Imposta Provinciale di Trascrizione ) – a partire da 150,81€ in base ai Kw. della vettura.
    Vedi la tabella degli importi IPT.

    A questo importo va aggiunta la maggiorazione percentuale IPT eventualmente prevista dalla provincia di residenza dell’acquirente.

  • Costo per il rilascio della targa ( variabile in base al tipo di targa e di veicolo).
  • costi relativi ai versamenti dei bollettini postali;
  • costi per il disbrigo della pratica se ti sei rivolto ad uno STA o ad un’agenzia di pratiche automobilistiche.

Come fare arrivare l’auto in Italia

Le strade da seguire sono tre:

  • puoi immatricolare l’auto in Italia. Per poter fare questo devi essere già in possesso della documentazione della vettura ed aver già concluso il contratto di acquisto all’estero. Una volta immatricolata e sei in possesso delle targhe assicuri l’auto e rientri con la tua auto regolarmente in Italia;
  • ti puoi rivolgere ad un trasportatore di auto;
  • puoi munirti di una targa provvisoria straniera per poi sostituirla con targa italiana una volta che l’auto si trova in Italia. In questo caso l’auto deve essere immatricolata nel paese straniero e provvista di assicurazione temporanea provvisoria.

Come funziona il pagamento dell’IVA per un’auto importata

Finora abbiamo parlato di come fare per importare un’auto, della procedura di acquisto, di come fare entrare la vettura in Italia e di come regolarizzarla ai fini della sua messa in strada.

Ma come funziona il pagamento dell’IVA per le auto importate?

Se si intende acquistare un’auto da un rivenditore all’estero bisogna distinguere se l’auto è nuova o usata:

per l’auto nuova l’IVA va versata in Italia. Nel paese estero viene consegnata la fattura di acquisto pagando solo l’imponibile.

Si pagherà il 22% dell’imposta all’Agenzia delle Entrate su apposito modello F24 utilizzando il codice tributo 6099.

per l’auto usata l’IVA va pagata nel paese di origine ed è inclusa nel prezzo di acquisto.

Se l’acquisto è effettuato da un privato pertanto non si dovrà versare l’IVA nè in Italia nè all’estero.

Per evitare i casi di finti privati cioè di persone che fingono di acquistare l’auto come privati mentre in effetti sono rivenditori o realtà imprenditoriali del settore auto è divenuto obbligatorio comunicare i dati all’Agenzia delle Entrate prima dell’immatricolazione della vettura in Italia e più precisamente:

  • dati anagrafici del venditore estero;
  • dati anagrafici dell’acquirente. I dati dell’importatore e dell’intestatario devono essere uguali;
  • dati tecnici del veicolo;
  • codice fiscale del delegato per la presentazione della pratica qualora sia diverso dall’intestatario.

Per le auto nuove invece l’Agenzia delle Entrate verificherà che sia stato effettuato il pagamento dell’IVA su modello F24.

Onde evitare brutte sorprese in futuro a causa di qualche rivenditore poco onesto è bene che ti accerti dell’avvenuto versamento dell’IVA su modello F24.

E per finire una serie di consigli per un acquisto sicuro:

  • Evita di firmare documenti che non siano espressamente richiesti per la definizione del contratto;
  • leggi attentamente il contratto e se in lingua straniera fai una traduzione. Sul contratto deve essere specificato se trattasi di auto nuova o usata, il prezzo, l’allestimento della vettura e la data di consegna;
  • prima di procedere all’acquisto valuta gli allestimenti e che possono essere diversi secondo il paese di origine;
  • assicurati che l’auto possieda gli aggiornamenti relativi agli standard di sicurezza.

E ricorda: solo dopo aver completato il contratto, ricevuto la fattura, i documenti dell’auto e le chiavi procedi al pagamento. La prudenza non è mai troppa!

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