Quando nasce la Fiat?
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Quando nasce la Fiat?

Molti sanno che Fiat è un glorioso marchio automobilistico italiano, acronimo che sta per Fabbrica Italiana Automobili Torino. Ma in quanti ne conoscono le vicende storiche? Quando nasce la Fiat? Chi era Giovanni Agnelli? Prima di presentare tutti i modelli Fiat solo passaggio di proprietà, cerchiamo di ripercorrere brevemente qualche tappa degli inizi di questa straordinaria avventura imprenditoriale.

Quando nasce la Fiat?

La data di nascita del glorioso marchio piemontese è l’11 luglio del 1899, ben 123 anni fa. Un folto e composito gruppo di possidenti, aristocratici e professionisti torinesi si ritrovarono in quella data presso lo studio notarile Torretta. L’idea era quella di tentare di industrializzare, come già era successo nei paesi del nord Europa, il settore delle automobili. Sino a quel momento, infatti, la produzione di veicoli a motore in Italia era stata decisamente bassa, su una scala piuttosto artigianale, pur se di ottima qualità.
Il primo veicolo ad essere commercializzato vide la luce nello stesso anno. Il modello si chiamava 3 1/2 HP ed era una di quelle classicissime automobili tipiche dei film muti d’inizio Novecento.

Il ruolo di Giovanni Agnelli

Nel gruppo iniziale dei soci fondatori del marchio Fiat, il possidente Giovanni Agnelli entrò all’ultimo minuto e quasi per caso. Successe infatti che un importante industriale torinese, Michele Lanza, che aveva partecipato alle precedenti riunioni informali per la costituzione della società, decidesse all’ultimo di ritirarsi. Fu così che l’Agnelli – in relazioni con un altro socio – acquisì parte delle quote destinate al Lanza.
Dalla fondazione sino alla metà degli anni Venti Giovanni Agnelli fu protagonista di una rapida crescita azionaria, peraltro niente affatto pacifica, tanto che le diatribe legate ai pacchetti azionari giunsero addirittura nei tribunali d’Italia. In pieno fascismo, Agnelli – divenuto senatore – era ormai già proprietario della quasi totalità dell’azienda. Egli morì il 16 dicembre del 1945.

Lingotto, Balilla, Topolino

La figura di Agnelli è stata evidentemente centrale per lo sviluppo della Fiat. I rapporti con la politica da parte dell’imprenditore – prima con Giolitti, poi con Mussolini – hanno sicuramente facilitato la crescita dell’azienda automobilistica. Val la pena qui di ricordare alcuni grandi momenti di sviluppo della Fiat durante la governance Agnelli.
Il primo evento da sottolineare è innanzitutto la realizzazione del notissimo Lingotto. Il progetto della costruzione del primo grande stabilimento automobilistico italiano fu concepito nel 1915, anche alla luce delle innovazioni che arrivavano da oltre oceano, dove imperava il modello taylorista-fordista. I lavori proseguirono per circa quindici anni, anche se lo stabilimento venne inaugurato prima, già nel 1923.
Gli stretti rapporti con il regime fascista si rifletterono anche sui modelli che la Fiat realizzò in quel periodo. Fu infatti dei primi anni Trenta la nota Fiat 508 Balilla, una vettura di classe ma con prezzi comunque contenuti.
Forse però il più noto successo della gestione Agnelli fu la Fiat 500 “Topolino”. Anche in questo caso il regime ci mise lo zampino: si narra che fu Mussolini in persona a chiedere a Giovanni Agnelli di “motorizzare gli italiani”, con un prodotto che costasse veramente poco.

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