La storia dell’Autobianchi Y10 è intrinsecamente legata alla Fiat Auto, il gruppo automobilistico italiano che gestiva anche i marchi Autobianchi e Lancia all’epoca della produzione di questo modello. Ufficialmente indicato con il codice tipo “156”, il nome commerciale “Y10” è derivato dal suo codice interno di progetto, seguendo la nomenclatura in uso ai modelli Lancia, brand con cui Autobianchi era integrato dal 1969.
La produzione della Y10 avvenne nello storico stabilimento Autobianchi di Desio fino alla sua chiusura nel 1992, segnando anche la fine del marchio Autobianchi in Italia nel 1995, quando cessò la produzione. Nei mercati esteri, invece, fu commercializzata con il marchio Lancia, eccetto in Giappone e in Francia, dove furono mantenuti i marchi Autobianchi fino al 1989 e 1988 rispettivamente, per poi passare completamente al marchio Lancia.
Prima Serie Autobianchi Y10 (1985-1989)
Caratteristiche Tecniche Autobianchi Y10
La Y10 debuttò ufficialmente nel marzo 1985 al Salone dell’automobile di Ginevra. Basata sulla piattaforma della coeva Fiat Panda, presentava trazione anteriore, motore anteriore trasversale a quattro cilindri raffreddati ad acqua, cambio a cinque rapporti di serie su tutte le versioni e sospensioni anteriori a ruote indipendenti con schema MacPherson. Al retrotreno, adottava uno schema “ad omega” distintivo rispetto alla Panda, con molle elicoidali e un nuovo tipo di assale rigido.
Design Autobianchi Y10
Il progetto Y10 richiese oltre tre anni di studi e vide la partecipazione di studi di design rinomati come Pininfarina e Italdesign di Giorgetto Giugiaro. Il design finale, attribuito al Centro Stile Fiat, presentava linee slanciate e pulite, con una forma aerodinamica evidente, evidenziata dal cofano motore inclinato e dal portellone posteriore quasi verticale. L’abitacolo, progettato per una clientela “selezionata e d’élite”, presentava una plancia divisa in due fasce orizzontali e una dotazione di accessori al di sopra dello standard dell’epoca.
Gamma 1985 Autobianchi Y10
Al debutto, la Y10 era disponibile in tre versioni: “Fire”, “Touring”, e “Turbo”, ciascuna con un motore distinto. La Fire era mossa da un nuovo motore quattro cilindri FIRE da 999 cm³ e 45 CV, la Touring da un motore da 1049 cm³ e 56 CV, mentre la Turbo era dotata di un motore sovralimentato da 85 CV.
Impatto Iniziale sul Mercato Autobianchi Y10
Nonostante l’interesse suscitato al Salone di Ginevra, le vendite iniziali furono deludenti, attribuibili al prezzo elevato e a una campagna pubblicitaria poco efficace. Tuttavia, già nel gennaio 1986, Fiat Auto presentò una nuova gamma con modifiche strategiche.
Trasformazioni Autobianchi Y10
La Y10 subì diverse trasformazioni nel corso della sua produzione, principalmente nelle caratteristiche tecniche e nei dettagli estetici. Ad esempio, la versione Turbo presentava un motore sovralimentato con caratteristiche specifiche e dettagli estetici distintivi rispetto alle altre versioni. Altre trasformazioni includevano miglioramenti nella dotazione degli interni e l’introduzione di accessori esclusivi, che riflettevano l’evoluzione delle esigenze e dei gusti dei consumatori durante il periodo di produzione.
La gamma dell’auto Y10 del 1986 ha subito diverse trasformazioni e versioni per renderla più accessibile e competitiva sul mercato. Grazie a revisioni nei listini e negli allestimenti, le vendite hanno registrato un impulso positivo, nonostante la delusione iniziale degli acquirenti dovuta alla rapida riduzione dei prezzi di listino poco dopo il lancio. Le campagne pubblicitarie hanno mantenuto lo stesso stile grafico e ambientazione, ma con un nuovo messaggio che enfatizzava l’unicità del modello.
La Y10 Fire, la versione d’ingresso, ha visto un allestimento semplificato e un prezzo più basso. Esternamente, sono stati eliminati i dettagli cromati dalla griglia anteriore, dalle maniglie e dalle guarnizioni dei vetri, mentre internamente i rivestimenti sono stati semplificati, con l’eliminazione dell’Alcantara e l’utilizzo di tessuti più semplici. Inoltre, alcune caratteristiche come i vani portaoggetti sulla plancia sono stati rimossi. La versione successiva, la Y10 Fire LX, era simile alla Fire ma includeva più dotazioni di serie, come i vetri elettrici anteriori e la chiusura centralizzata.
Le versioni Y10 Touring e Y10 Turbo, rimaste invariate, ora offrivano di serie i vetri elettrici anteriori, la chiusura centralizzata e una plafoniera con orologio digitale e spot di lettura. Inoltre, alla fine del 1986 è stata introdotta la Y10 4WD, una versione a trazione integrale con un sistema elettropneumatico moderno per l’inserimento e il disinserimento della trazione.
Negli anni successivi, la Y10 ha consolidato la sua posizione sul mercato con una serie di versioni speciali legate a marchi noti, come la Y10 Fila, la Y10 Martini e la Y10 Missoni. Queste versioni avevano caratteristiche estetiche esclusive e miravano a sfruttare l’immagine di successo dei marchi associati per attrarre l’attenzione e consolidare lo status della Y10 come oggetto di moda e status symbol. Infine, sono stati introdotti motori “ecologici” per i mercati esteri, ampliando ulteriormente l’appeal della Y10.
All’inizio del 1988, sono state introdotte nuove motorizzazioni per soddisfare i requisiti delle normative antinquinamento in alcuni mercati esteri europei.
Le motorizzazioni FIRE 1000 con dispositivi antinquinamento includono due varianti:
FIRE 1000 Ecobox: Questa versione utilizza il motore standard da 1 litro con un dispositivo chiamato “Ecobox”, che riscalda la miscela aria/benzina nel collettore di aspirazione per migliorare l’efficienza della combustione. Le specifiche sono equivalenti alla versione normale.
FIRE 1000 SPI: Questa motorizzazione, conforme alle specifiche USA ’83, è dotata di iniezione elettronica single point, catalizzatore a tre vie con sonda lambda e sistema di recupero dei vapori del carburante. Le specifiche sono simili alla versione normale, con una potenza massima di 45 CV a 5250 giri/min.
La Y10 1.3 i.e.
Quando la Y10 Turbo non può essere venduta a causa delle normative sulle emissioni, viene introdotta la Y10 1.3 i.e., conforme alle specifiche USA ’83. Questo modello è equipaggiato con un motore aspirato da 1.297 cm³, accensione elettronica Digiplex II, iniezione elettronica multi point Bosch L3-Jetronic e catalizzatore trivalente con sonda lambda riscaldata. Le prestazioni includono una potenza massima di 72 CV a 5750 giri/min, velocità massima superiore a 170 km/h e accelerazione da 0 a 1000 m in 34,5 secondi.
Seconda serie Autobianchi Y10 (1989-1992)
Nel febbraio del 1989, è stata presentata la seconda serie della Y10 con modifiche estetiche e nell’abitacolo, insieme a importanti modifiche nelle motorizzazioni.
Tutti i modelli hanno ora nuove coppe ruota, indicatori di direzione anteriori bianchi e gruppi ottici posteriori simmetrici con luce di retromarcia di color fumé. La Y10 Fire presenta una nuova griglia radiatore con cornice esterna in acciaio inox e un divanetto posteriore modificato per aumentare la capacità di carico del bagagliaio.
La serie comprende diverse versioni:
Y10 GT i.e.: Questa versione è dotata di un nuovo motore aspirato da 1301 cm³, iniezione elettronica multi point e una potenza massima di 78 CV. Presenta caratteristiche estetiche come la fascia inferiore del paraurti verniciata nello stesso colore della carrozzeria e un terminale di scarico cromato.
Y10 4WD i.e.: La versione a trazione integrale ha un nuovo motore da 1100 cm³ ad iniezione elettronica single point, raggiungendo una velocità massima di 151 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 15 secondi.
Y10 Fire LX i.e.: Questa versione presenta una fascia inferiore del paraurti verniciata, striscia adesiva lungo la fiancata e terminale di scarico cromato. Internamente, ha sedili in tessuto o selleria in Alcantara.
Y10 Selectronic: Introdotta nel dicembre 1989, questa versione è dotata di trasmissione automatica ECVT e motore FIRE 1.100 ad iniezione single point. Raggiunge una velocità massima di 150 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 15 secondi.
I motori catalizzati Autobianchi Y10
Nel marzo del 1990, debuttano le Y10 catalizzate, introdotte per conformarsi alle normative ambientali. Ogni versione ha la sua controparte catalizzata, tranne la Fire a carburatore, che rimane popolare per la sua economia.
Il motore 1.100, ora chiamato “Europa” per rispettare le direttive CEE, sviluppa una potenza massima ecologica di 50 CV (37 kW). Questo consente alla Y10 Fire LX i.e. di raggiungere i 150 km/h, alla Selectronic di toccare i 145 km/h e alla 4WD i.e. di sfiorare i 142 km/h. La GT i.e. catalizzata ha ora un motore da 1297 cm³, con una potenza massima di 72 CV (53 kW), che le permette di raggiungere una velocità massima di 172 km/h. Un anno dopo, nel 1991, debutta la rinnovata Y10 Fire i.e.
Le nuove versioni speciali Autobianchi Y10
Tra il 1991 e il 1992, la gamma si arricchisce di nuove versioni speciali:
Y10 Mia: Introdotto nel luglio 1991, questo modello offre una scelta di tre diverse tinte metallescenti per la carrozzeria, con la possibilità di personalizzare la colorazione degli interni in Alcantara. Dotata di motorizzazioni Fire 1.0 a carburatore o Fire 1.1 “Europa” catalizzato, include vetri elettrici anteriori, chiusura centralizzata e volante regolabile in altezza.
- Y10 Ego: Lanciata nel settembre 1991, questa versione basata sulla Y10 Fire LX i.e. catalizzata è caratterizzata da una carrozzeria nera, selleria in pelle “Poltrona Frau” di tonalità “Rosso Bulgaro” e pneumatici maggiorati.
- Y10 Avenue: Introdotta all’inizio del 1992, la Y10 Avenue è mossa dal motore Fire 1100 “Europa” da 50 CV. Offre quattro nuove tinte di carrozzeria, rivestimenti interni in Alcantara e pneumatici maggiorati.
- Y10 Marazzi Certa: Derivata dalla Avenue, questa versione presentata al Salone di Torino del 1992 è stata progettata per offrire maggiore resistenza agli atti vandalici, con rinforzi alla struttura delle portiere e vetri antisfondamento.
- Y10 Appia/LX: La Y10 Appia è una Y10 Fire i.e. venduta con il marchio Lancia per i mercati francese e tedesco, dotata di autoradio estraibile, vernice metallizzata e altri dettagli distintivi.
Terza serie Autobianchi Y10 (1992-1995)
La terza serie del modello è stata introdotta sul mercato a fine settembre 1992, contemporaneamente alla chiusura dello stabilimento dell’Autobianchi di Desio. Le modifiche esterne riguardano i gruppi ottici, la calandra e i paraurti, mentre gli interni sono stati completamente rivisti, con migliorie all’impianto di climatizzazione e alla strumentazione. Le motorizzazioni disponibili includono il Fire 1108 cm³ e il Fire 1297 cm³, entrambi con iniezione elettronica. La gamma comprende diverse versioni come la Y10 1.1 i.e., Y10 1.1 Elite, Y10 1.1 AVENUE, Y10 1.3 Elite, Y10 4WD, Y10 Mia e altre.
Riduzione della gamma e fine della produzione Autobianchi Y10
Durante il 1995, in vista della chiusura del ciclo produttivo, la gamma delle Y10 viene progressivamente ridotta con l’eliminazione dei modelli Elite, Mia, Ville e Sestrieres.
Nel dicembre 1995, con l’introduzione della nuova Lancia Y, destinata a sostituire la Y10, si decreta la fine della produzione dell’ultima Autobianchi. Anche se poche migliaia di esemplari continueranno ad uscire dalle linee di montaggio all’inizio del 1996, il modello rimarrà disponibile sul mercato per vari mesi del ’96, principalmente per lo smaltimento delle rimanenze.
Riepilogo Serie e gamma Autobianchi Y10
I serie Autobianchi Y10 (1985-1989)
- Fire: 999 cm³, 45 CV (1985)
- Touring: 1049 cm³, 55 CV (1985)
- Turbo: 1049 cm³ turbocompresso, 85 CV (1985)
- Fire LX: 999 cm³, 45 CV (1986)
- 4WD: 999 cm³, 50 CV; quattro ruote motrici (1986)
- Fila: 999 cm³, 45 CV; colore bianco o nero (1987)
- Martini: 1049 cm³ turbocompresso, 85 CV; livrea rally Lancia (1987-1988)
- Missoni: 999 cm³, 45 CV; con logo e interni Missoni (1988)
- 1.3 i.e.: 1297 cm³, 72 CV; sigla “injection” mercati Austria e Svizzera con catalizzatore (1988)
II serie Autobianchi Y10 (1989-1992)
- Fire: 999 cm³, 45 CV (1989)
- Fire LX i.e.: 1108 cm³, 56 CV; iniezione elettronica (1989)
- 4WD: 1108 cm³, 56 CV; quattro ruote motrici (1989)
- 1.3 GT i.e.: 1301 cm³, 76 CV (1989)
- LX Selectronic: 1108 cm³, 56 CV; cambio automatico a variazione continua (1990)
- Mia: 999 cm³, 45 CV (1991)
- Ego: 1108 cm³, 56 CV (1991)
- Fire i.e. Europa: 1108 cm³, 50 CV; marmitta catalitica (1991)
- Mia Europa: 1108 cm³, 50 CV; marmitta catalitica (1991)
- Fire LX i.e. Europa: 1108 cm³, 50 CV; marmitta catalitica (1991)
- 1.3 GT i.e. Europa: 1297 cm³, 72 CV; marmitta catalitica (1991)
- Avenue: 1108 cm³, 50 CV; marmitta catalitica, interni in Alcantara e portellone dello stesso colore della carrozzeria, ma tono più scuro (1992)
- Appia: 999 cm³, 45 CV – Francia/Germania (1989-1991)
- Appia LX: 1108 cm³, 56 CV – Francia (1990-1991)
- Epsilon: 999 cm³, 45 CV – Francia (1991)
III serie Autobianchi Y10 (1992-1995)
- 1.1 i.e.: 1108 cm³, 50 CV (1992-1994)
- 1.1 Elite: 1108 cm³, 50 CV (1992-1994)
- 1.1 Avenue: 1108 cm³, 50 CV; interni in Alcantara e portellone dello stesso colore della carrozzeria, ma tono più scuro (1992)
- 4WD: 1108 cm³, 50 CV; quattro ruote motrici (1992-1994)
- 1.3 Elite: 1297 cm³, 72 CV (1992-1994)
- Igloo: 1108 cm³, 50 CV; condizionatore d’aria di serie (1994)
- Junior: 1108 cm³, 50 CV (1994)
- Mia: 1108 cm³, 50 CV; portellone posteriore a chiazze come la tappezzeria interna (1994)
- Selectronic: 1108 cm³, 50 CV; cambio automatico a variazione continua (1994)
III serie MY 95 Autobianchi Y10 (1995)
- Junior: 1108 cm³, 54 CV (1995)
- Igloo: 1108 cm³, 54 CV; condizionatore d’aria di serie (1995)
- Avenue: 1108 cm³, 54 CV; interni in Alcantara e portellone dello stesso colore della carrozzeria, ma tono più scuro (1995)
- Sestrieres: 1108 cm³, 54 CV; quattro ruote motrici (1995)
- Ville: 1108 cm³, 54 CV; cambio automatico a variazione continua (1995)
Produzione Autobianchi Y10
I dati sulla produzione delle Y10 sono piuttosto frammentari. Si stima una produzione complessiva di oltre un milione di unità, ma non esistono informazioni precise sul totale o sui numeri relativi alle diverse serie o versioni. Una foto ufficiale diffusa da Lancia-Autobianchi mostra il milionesimo esemplare uscire dalla catena di montaggio nel novembre 1993.
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